Nel caso in cui un’atleta non dovesse ritornare alle perfomance pre-infortunio, è probabile che vi siano stati degli errori durante la fase di riabilitazione. L’errore più comune è quello di accelerare i tempi del ritorno in capo (‘’return to sport’’) per necessità del club o dell’atleta stesso. Altri due errori gravi sono quelli di non valutare l’aspetto fisico con test adeguati e di non valutare l’aspetto psicologico e motivazionale dell’atleta. In questi casi i rischi principali sono:
- RE-INFORTUNIO: andare incontro a una recidiva del primo infortunio on la necessità di dover ricominciare tutto il percorso.
- PERFOMANCE NON AI LIVELLI PRE-INORTUNIO: accade spesso che l’atleta non ritorni ai livelli di performance pre-infortunio
- PERFOMANCE ALTALENANTI: l’atleta vive periodi altalenanti con performance non costanti. A causa di episodi di dolore o di infiammazione acuta si alternano periodi buoni a ricadute.
Un altro errore da non fare è quello di sottovalutare l’aspetto psicologico durante la fase di riabilitazione che spesse volte non viene preso in considerazione oppure viene si considerato ma in maniera superficiale.